giovedì 27 marzo 2014

Quanti di questi libri hai letto?

La BBC afferma che la maggior parte delle persone ha letto solo 6 dei 100 libri presenti nella seguente lista.” 
Questo è il classico giochino da blog, ricordo di averlo fatto qualche anno fa, e ora faccio il bis, con le letture aggiornate :) ho letto 37 libri da questa lista, anche se ho evitato di includere Anna Karenina, che sto leggendo con calma, un po' alla volta... ma cambia poco a livello di numeri :D La buona notizia è che mi attesto ampiamente sopra la media... l'altra buona notizia è che ci sono ottimi suggerimenti per future letture :D E voi? Quanti libri avete letto, tra quelli inclusi nella lista? Sentitevi pure liberi di partecipare al gioco anche voi, lasciandomi un commento qui o copiando la lista sul vostro blog!

Istruzioni: 
Copia la lista e condividila sul tuo Blog! Se non hai un blog puoi commentare con quanti libri hai letto e quanti hai lasciato in sospeso,  io rispondo al post di http://danielavolpe.it/! In grassetto i libri conclusi, in corsivo quelli lasciati in sospeso :)
  1. Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen 
  2. Il Signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien
  3. Il Profeta – Kahlil Gibran
  4. Harry Potter – JK Rowling 
  5. Se questo è un uomo – Primo Levi
  6. La Bibbia
  7. Cime Tempestose – Emily Bronte
  8. 1984 – George Orwell
  9. I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni 
  10. La Divina Commedia – Dante Alighieri 
  11. Piccole Donne – Louisa M Alcott
  12. Lessico Familiare – Natalia Ginzburg
  13. Comma 22 – Joseph Heller
  14. L’opera completa di Shakespeare
  15. Il Giardino dei Finzi Contini – Giorgio Bassani
  16. Lo Hobbit – JRR Tolkien
  17. Il Nome della Rosa – Umberto Eco
  18. Il Gattopardo – Tommasi di Lampedusa
  19. Il Processo – Franz Kafka
  20. Le Affinità Elettive – Goethe
  21. Via col Vento – Margaret Mitchell
  22. Il Grande Gatsby – F. Scott Fitzgerald 
  23. Bleak House – Charles Dickens
  24. Guerra e Pace – Leo Tolstoy
  25. Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adams
  26. Brideshead Revisited – Evelyn Waugh
  27. Delitto e Castigo – Fyodor Dostoyevsky
  28. Odissea – Omero 
  29. Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll
  30. L’insostenibile leggerezza dell’essere – Milan Kundera 
  31. Anna Karenina – Leo Tolstoj
  32. David Copperfield – Charles Dickens
  33. Le Cronache di Narnia – CS Lewis
  34. Emma – Jane Austen 
  35. Cuore – Edmondo de Amicis
  36. La Coscienza di Zeno – Italo Svevo 
  37. Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini
  38. Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
  39. Memorie di una Geisha – Arthur Golden
  40. Winnie the Pooh – AA Milne
  41. La Fattoria degli Animali – George Orwell
  42. Il Codice da Vinci – Dan Brown
  43. Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez
  44. Il Barone Rampante – Italo Calvino
  45. Gli Indifferenti – Alberto Moravia
  46. Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
  47. I Malavoglia – Giovanni Verga
  48. Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello 
  49. Il Signore delle Mosche – William Golding
  50. Cristo si è fermato ad Eboli – Carlo Levi
  51. Vita di Pi – Yann Martel
  52. Il Vecchio e il Mare – Ernest Hemingway
  53. Don Chisciotte della Mancia – Cervantes
  54. I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe
  55. Le Avventure di Pinocchio – Collodi
  56. L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon
  57. Siddharta – Hermann Hesse
  58. Il mondo nuovo – Aldous Huxley
  59. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
  60. L’Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez
  61. Uomini e topi – John Steinbeck
  62. Lolita – Vladimir Nabokov
  63. Il Commissario Maigret – George Simenon
  64. Amabili resti – Alice Sebold 
  65. Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas
  66. Sulla Strada – Jack Kerouac
  67. La luna e i Falò – Cesare Pavese
  68. Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding
  69. I figli della mezzanotte – Salman Rushdie
  70. Moby Dick – Herman Melville
  71. Oliver Twist – Charles Dickens 
  72. Dracula – Bram Stoker
  73. Tre Uomini in Barca – Jerome K. Jerome 
  74. Notes From A Small Island – Bill Bryson
  75. Ulisse – James Joyce
  76. I Buddenbroock – Thomas Mann
  77. Il buio oltre la siepe – Harper Lee
  78. Germinale – Emile Zola
  79. La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray
  80. Possession – AS Byatt
  81. A Christmas Carol – Charles Dickens
  82. Il Ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde
  83. Il Colore Viola – Alice Walker
  84. Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro
  85. Madame Bovary – Gustave Flaubert
  86. A Fine Balance – Rohinton Mistry
  87. Charlotte’s Web – EB White
  88. Il Rosso e il Nero – Stendhal
  89. Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle 
  90. The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
  91. Cuore di tenebra – Joseph Conrad
  92. Il Piccolo Principe– Antoine De Saint-Exupery 
  93. The Wasp Factory – Iain Banks
  94. Niente di nuovo sul fronte occidentale – Remarque
  95. Un Uomo – Oriana Fallaci
  96. Il Giovane Holden – Salinger
  97. I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas
  98. Amleto– William Shakespeare 
  99. La fabbrica di cioccolato – Roald Dahl
  100. I Miserabili – Victor Hugo

lunedì 24 marzo 2014

Scritti 1930-1931 - Walter Benjamin

Nel 1892, a Berlino, nacque una figura che visse intensamente gli anni della prima metà del Novecento e che ebbe modo di viaggiare per tutta l'Europa e conoscere le personalità più interessanti dell'epoca. Walter Benjamin fu scrittore, critico letterario, filosofo, traduttore, critico "sociale", saggista e speaker radiofonico.

Scartata ormai da tempo l'idea della carriera accademica, per Walter Benjamin anche il biennio 1930-1931, al quale è dedicato il presente IV volume delle Opere complete, si pone all'insegna dell'impegno critico, con l'attività di recensore e saggista che viene a costituire la sua sola precaria fonte di sussistenza. I temi presi in considerazione stupiscono per la vastità degli ambiti affrontati: Benjamin interviene su tutto e tutti con scritti teorici, opere divulgative e pamphlet politici, si sofferma su Goethe e Dostoevskij, Proust e Gide, Kraus e Brecht (ma, d'altro canto, significativamente tralascia grandi autori come Mann e Musil), presenta abbecedari e giocattoli, marionette e cibi, dialetti e lingue, romanzi d'appendice e persino un opuscolo su «erbe ed erbacce», con l'obiettivo non tanto di stabilire canoni di letterarietà, ma di consentire al lettore di penetrare con i propri «ghiribizzi, pregiudizi, pensieri» nei momenti piú intimi dell'opera. Ne risulta una vera e propria «arte del recensire» con la quale Benjamin si contrappone alle mode culturali e alla frettolosità saccheggiatrice dei giornali; nella piena consapevolezza della scarsa considerazione che la materia da molti decenni godeva ormai in Germania e con l'ambizione di affermarsi indiscutibilmente come «le premier critique de la littérature allemande»

La raccolta si presenta effettivamente come una vasta antologia di recensioni e saggi brevi sugli argomenti più disparati; è inoltre una chiara dimostrazione dell'enorme cultura di Benjamin, in grado di trattare con grande competenza e spesso acuta ironia sia temi politici, giocattoli e personalità letterarie sue contemporanee, francesi e tedesche. 
In particolare, ho trovato molto interessante la possibilità di confrontare gli abbozzi di recensione con il pezzo finito e limato: Benjamin organizzava le idee con cura e poi passava a ricomporre e rifinire il testo fino ad ottenere un prodotto ricco e elegante nella prosa, senza incertezze e senza stacchi bruschi. Ho ammirato molto la sua capacità di divagare a lungo, per poi ritornare sul tema con apparente, ma senza dubbio studiata semplicità.

Un must read per chiunque voglia diventare esperto nel parlare di qualunque cosa.
Non a caso Baricco citava proprio Benjamin nel suo I barbari, come esempio perfetto di una cultura finalmente orizzontale e vasta come un mare.

lunedì 17 marzo 2014

L'isola dei delfini blu - Scott O'Dell

Molti anni prima dell'esplosione dei romanzi Young Adult, le storie per ragazzi erano piene di avventura e luoghi inesplorati da svelare pagina dopo pagina. Non disagi tra i banchi di scuola, non pallidi vampiri traslucidi e personaggi femminili assolutamente passivi. In questo romanzo, prende scena la sfida per la sopravvivenza. 

Un giorno, un bastimento dalle vele bianche approda sulle coste dell'isola in cui Karana vive con la sua famiglia: gli uomini bianchi vogliono il permesso del capotribù per cacciare le lontre, ma, al momento di ripartire, la situazione si fa tesa.
Il capitano Orlow non rispose. I suoi occhi giravano lentamente intorno alla Baia, guardando i nostri uomini in piedi sulla scogliera a pochi passi di distanza, gli altri appostati sulle rocche, a quelli schierati dietro mio padre. Poi disse qualcosa agli Aleuti, e allora non so cosa avvenne, perché al posto di mio padre che alzava la mano per sbarrare il passo a un cacciatore con il carico sulle spalle, vidi all'improvviso lo stesso cacciatore continuare la sua strada dopo aver spinto da parte mio padre. Tutto accadde così rapidamente che non potei dire come le cose avvenissero: ma quando balzai in piedi, [mia sorella] Ulapa gridava e altre grida riecheggiavano lungo tutta la scogliera. Fu allorac he vidi qualcuno disteso sulle rocce: era mio padre con la faccia tutta insanguinata. [...] Ovunque sulla spiaggia c'era qualcuno che si rialzava con fatica, gemendo, altri invece che non si rialzavano più. Mio padre era uno di questi.

Dopo aver subito questo attacco, la tribù decide di partire e abbandonare l'isola, ma Karana si attarda nel tentativo di cercare il fratellino, e la nave parte senza di loro, scomparendo tra le onde tumultuose del mare in tempesta. 
Il dramma non finisce qui: l'isola è popolata da cani selvatici affamati, che minacciano la sicurezza dell'isola ormai abbandonata. Ben presto i cani attaccheranno e uccideranno il fratello di Karana, e lei si ritroverà completamente sola. Siede sulla spiaggia in attesa che la nave ritorni a prenderla per molto tempo, ma alla fine si rassegna all'idea e decide di prendere in mano la situazione, come una giovane "Robinson". 
Karana scopre di essere una ragazza forte e piena di risorse, ma è difficile ricostruirsi una vita in completa solitudine. 
Il romanzo continua quindi sui toni della solitudine e della ricerca di un modo per sentirsi di nuovo umani. Pieno di azione (lupi, elefanti marini e un terremoto rendono la vita di Karana molto difficile), ricco di belle descrizioni e, nella mia edizione Giunti Ragazzi Universale, anche corredato da belle illustrazioni in bianco e nero. 

Una lettura secondo me molto adatta per i ragazzi e le ragazze che già amano la lettura: si tratta di un romanzo intelligente che domanda che il lettore sia pronto a raccogliere la sfida: non credo, purtroppo, che gli stuoli di ragazzine assuefatte ai romanzetti che vengono proposti oggi per la loro età, potrebbero godere facilmente di questo bel romanzo. Ma credo che "cambiare genere" potrebbe fare molto bene, ogni tanto. Magari potrebbero anche ritrovarsi a seguire Karana nella sua lotta solitaria per la sopravvivenza sull'Isola dei Delfini Blu con il fiato sospeso. E sarebbe un'avventura bellissima.


mercoledì 12 marzo 2014

Jack Black e la nave dei ladri - Carol Hughes

Piemme, Il battello a vapore, 189 pagine - 12,900 lire
Oramai fuori catalogo, questo romanzo d'avventura è uno dei libri che ho letto più volte quando ero bambina e, lo confesso, ogni tanto lo riprendo in mano e lo rileggo con piacere, dopo quasi vent'anni.

Quando finalmente suo padre consente a Jack di viaggiare con lui sul dirigibile, il ragazzo non può immaginare la serie di avventure a cui andrà incontro: la nave piena di ladri con un capitano pazzo, l'isola del vulcano, il mostro marino, i cannoni della "Nemesis"... ma soprattutto il tradimento del suo migliore amico, del suo eroe.
 Credo che questo sia un ottimo esempio di come dovrebbe essere un romanzo per l'infanzia: avventura, personaggi intelligenti e vivaci, un mistero che si svela poco alla volta e buoni sentimenti. Ci sono anche un paio di personaggi meschini e subdoli, ma il cuore buono e l'onestà dei "ladri" e di Jack non si lasceranno corrompere. Una bella storia: appartiene alla serie Arancio del Battello a Vapore, adatta quindi ai bambini dai 9 anni in su... ma adatta anche ai grandi che si sentono ancora un po' bambini.

sabato 8 marzo 2014

Fairy Love - Cyn Balog


Mi domando secondo quali criteri un romanzo venga nominato come papabile per un premio come il RITA nella categoria Young Adult Romance: in questo brevissimo romanzo paranormal romance tocchiamo veramente livelli abissali. Una lettura ridicola, a tratti addirittura imbarazzante.
Cominciamo dalla storia: Morgan e Cameron sono stati fidanzati praticamente per tutta la loro vita, e ora, mentre si avvicina il giorno del loro sedicesimo compleanno, Morgan (che tra l'altro è una ragazzina dotata di poteri premonitori) nota dei piccoli cambiamenti nell'atteggiamento di Cameron, che le appare distaccato e distratto. La comparsa di un lontano, sifigatissimo, cugino di Cameron spinge la situazione al limite e assistiamo alla rivelazione del motore della storia: Cameron è in realtà una fata, abbandonato nel mondo degli umani perchè di salute cagionevole. Ora, dopo la morte del re delle fate nell'Oltremondo, si cerca un erede in linea di sangue. Si tratta proprio del nostro Cameron. E la storia si dipana da qui, seguendo però purtroppo solamente le oscillazioni amorose della protagonista Morgan, sempre più attratta dal nuovo arrivato.
E il vero problema del romanzo è proprio rappresentato dal personaggio femminile principale: Morgan è dotata di poteri premonitori e li usa per svelare il futuro ai suoi compagni di classe. Volubile, viziata, senza ambizioni e soprattutto troppo ragazzina.... è un personaggio, per la mia sensibilità, estremamente detestabile.

In conclusione, si tratta di un romanzo breve, di limitatissimo spessore e ancor meno qualità. In realtà l'idea è anche carina, per un target di adolescenti: insomma, il ragazzo della porta accanto che si rivela essere addirittura una fata! Sarebbe stata una bella partenza per un romanzo originale, ma purtroppo la scelta di trasformare il tutto in un paranormal romance di basso livello ha rovinato tutto. Ridicolo.

venerdì 7 marzo 2014

La Classifica di Febbraio

Eccoci di nuovo con l'appuntamento mensile: ecco le letture che metterò sul podio per il mese di febbraio! Non sono riuscita a leggere molto, ma ci sono stati alcuni romanzi che, per motivi diversi, mi sono piaciuti moltissimo. Sono tre romanzi che poco hanno a che vedere gli uni con gli altri: in fondo alla classifica ho deciso di inserire un romanzo cyberpunk, un genere che mi attrae solitamente molto poco; la medaglia d'argento di febbraio va a un romanzo distopico che è riuscito a farsi strada nel cuore e nelle librerie di tutto il mondo nonostante (o grazie) un percorso iniziale di selfpublishing, ma che presto potrebbe diventare anche un film; il primo posto nella mia classifica appartiene senza alcun dubbio a un romanzo dal sapore classico che racconta la vita di un uomo qualunque.



3 - Le piume di Vurt di Jeff Noon
Frassinelli, 328 pagine - ?? euro
 Pubblicato nei primi anni novanta, ad oggi si tratta di un romanzo di difficile reperibilità: su internet si trova però una scansione del romanzo fatta da un volonteroso appassionato. Non so indicarvi il prezzo del romanzo, in quanto non ho trovato da nessuna parte il modo di acquistarlo, ma forse qualche biblioteca ne ha qualche copia disponibile.
In un imprecisato futuro quasi cyberpunk, nello scenario grigio metallico della città di Manchester, un gruppo di sbandati vaga in cerca di emozioni. Loro unica gioia è artificiale e si tratta di una droga celata in prodigiose piume coloratissime, le piume di Vurt. 

2 - Wool Omnibus di Hugh Howey
Fabbri Editori, 550 pagine - 14,90 euro (3,99 euro per l'edizione Kindle!)
Un romanzo veramente interessante, consigliato agli amanti del genere distopico. 
Da generazioni, la gente vive all'interno di giganteschi Silos sotterranei, perchè l'aria esterna è velenosa e irrespirabile. Ma Juliette, un tecnico del reparto macchine abituata ad aggiustare le cose, non può resistere alla tentazione di scavare nella storia del Silo. La ricerca della verità svelerà una realtà sconcertante. Troverete una breve recensione qui.

1 - Stoner di John Edward Williams
Fazi Editore, 334 pagine - 17,50 euro (6,99 euro per l'edizione Kindle)
Un romanzo dal sapore classico, la storia di un uomo chiamato Stoner che vive una vita normalissima, quasi banale. Figlio di contadini, si affranca dal suo destino di lavoro nei campi per dedicarsi allo studio e diventare insegnante. Si sposa, ha una figlia, ha una relazione extraconiugale, si ammala, muore. Un eroe della vita quotidiana, privo di grandi pregi o difetti. Una persona qualunque, in un romanzo incredibile.

giovedì 6 marzo 2014

Godbreaker - Luca Tarenzi

Esattamente un mese fa, il forum Verde Cammino ha organizzato un quiz a premi, dedicato al mondo dei libri e della letteratura fantastica. Il quiz si è svolto in due fasi e le domande sono state divertenti e variegate. Una sfida molto interessante e piena di spunti per nuove letture. I complimenti vanno tutti a Feleset che si è sbattuta impegnata tanto per organizzare il quiz!
Il primo premio è stata una meravigliosa copia di Godbreaker autografata dall'autore, Luca Tarenzi. E vorrei ringraziare anche l'autore, che ha messo a disposizione il romanzo per l'occasione. Ecco un gufetto!

Ma ora passerei al romanzo!

Salani - 477 pagine - 15,90 euro
Gli dei esistono. Camminano in mezzo a noi, vivono dentro e fuori la realtà di tutti i giorni, hanno macchine, uffici, soldi... Ma non tutti. Alcuni stanno morendo, travolti dalla perdita di tutti i loro seguaci; altri combattono una lotta spietata per tenersi il proprio posto nel mondo, usando tutti i loro poteri per conquistarsi l'agiatezza e agire in incognito. Ma un giorno uno di loro, Liathàn, si ritrova coinvolto in una sfida: un ragazzo, giovane e apparentemente potentissimo, è sulle sue tracce, e non si fermerà finché non sarà riuscito ad annientarlo. Chi è questo giovane? Edwin - questo è il nome del ragazzo - mostrerà di essere un nemico estremamente pericoloso, in cerca di una vendetta i cui motivi Liàthan ignora del tutto. Un anno esatto durerà la sfida, e se al termine Liàthan non sarà riuscito a fermare il suo avversario morirà, inesorabilmente e senza che niente possa impedirlo.

Questa è la trama, di per sé non originalissima. Ma non si tratta, per fortuna, del classico scontro tra forze del bene e forze del male: il confine infatti si rivela labile e fumoso e proseguendo nella lettura realizziamo che la storia si regge in realtà su due pilastri principali che non possono essere inquadrati in categorie rigide, cioè Liathàn e Edwin. Entrambi i personaggi sono caratterizzati molto bene, e risulta particolarmente vivace la figura di Liathàn. Anche i personaggi di contorno sono ben riusciti e piacevoli. 
Se da un lato non posso dire che la trama mi abbia colpita particolarmente, sono felicissima di dire che ho amato molto la cura che è stata dedicata alla creazione di una mitologia innovativa e familiare allo stesso tempo. Nasruddin, ad esempio, è un personaggio importante nell'economia di Godbreaker, ma è anche un personaggio appartenente alla tradizione favolistica turca (e non solo!). Ho trovato assolutamente geniale il suo modus vivendi, così come ho apprezzato moltissimo l'idea di individuare una divinità potentissima e invisibile, un Architetto che governa una Città in cui confluiscono tutte le città del mondo e attraverso la quale si può passare da Londra ad Amsterdam fino a Città del Messico, nel giro di pochi isolati. 
E' evidente che l'ispirazione arriva, almeno in parte, dai lavori di Neil Gaiman (American Gods, Sandman e probabilmente anche Nessundove): Gaiman è un maestro dell'urban fantasy e senza dubbio Tarenzi è stato capace di prenderlo ad esempio senza scadere nella banalità di una scopiazzatura. I riferimenti a divinità appartenenti alle varie tradizioni e a divinità inventate ad hoc sono numerosi, ma li ho trovati sempre molto appropriati e sempre funzionali alla storia. Confesso di aver gioito quando ho letto il riferimento a Gawain e il Cavaliere Verde: è la prima volta che mi capita di trovare un autore italiano di fantasy che faccia riferimento in maniera intelligente a auctoritas e topoi letterari! Una scelta pericolosa, ma Tarenzi ha trasformato abilmente quello che sarebbe potuto essere un disastroso pot-pourri in un romanzo ricco e coerente a se stesso.  
Si tratta dunque di un romanzo molto valido e probabilmente anche uno dei migliori urban fantasy italiani degli ultimi anni.