Fabbri, 552 pagine - 14,90 euro in edizione cartacera (4,99 euro in ebook) |
Wool nasce come racconto breve nel 2011 e viene distribuito come ebook tramite amazon: l'interesse per la storia però fu talmente rapido che Hugh Howey decise di scrivere subito dei nuovi episodi, creando quindi una serie di cinque romanzi brevi che sono stati raccolti quindi in Wool Omnibus. Nel 2012, Howey firma un contratto presso la casa editrice Simon&Shuster, che gli assicura una distribuzione nazionale e internazionale. Tradotto in diverse lingue, la serie è approdata recentemente anche sugli scaffali italiani. Il successo della serie è stato tale che la 20th Century Fox ne ha acquistato i diritti per poterlo trasformare, eventualmente, in una versione cinematografica.
L'interesse della 20th Century Fox non mi sutpisce affatto, il romanzo si presenta infatti con un mondo distopico originale e con dei personaggi accattivanti. La scrittura è precisa, ma non troppo impegnativa, e la storia si sviluppa senza intoppi e con qualche colpo di scena. Sono distinguibili i cliffhanger tra un capitolo e l'altro, e fanno sì che il romanzo, nonostante la lunghezza complessiva, trattenga sempre l'attenzione del lettore.
Il setting è interessante: l'aria esterna è irrespirabile e venefica e gli uomini vivono da generazioni all'interno di un gigantesco Silo che si sviluppa sotto la superficie della terra, in una società organizzata per piani e sistemi produttivi, con un controllo delle nascite attento e pianificato. Insomma, un sistema solo apparentemente equilibrato, ma noi che siamo lettori attenti sappiamo già che si tratta in realtà di un sistema in fragile equilibrio.
L'idea di partenza è originale, anche se vi ritrovo le tracce di un romanzo di Robert Silverberg, intitolato Monade 116 (titolo originale: The world inside) in cui il mondo è costituito da immensi grattacieli (monadi urbane) sparsi per il pianeta in cui la gente vive nel lusso e nel vizio, mentre pochissime e poverissime zone rurali esterne ad organizzazione tribale si occupano di provvedere al cibo. In Wool la storia è molto diversa, ma vi consiglio comunque di leggere entrambi i romanzi.
In conclusione, il romanzo mi è piaciuto molto e mi ha sorpresa fin dalle primissime pagine. Non voglio svelare troppo, prechè non intendo rovinare la sorpresa a nessuno, ma spero che apprezziate i personaggi così come li ho apprezzati io.
Vi lascio il collegamento al blog dell'autore: viene aggiornato quasi quotidianamente ed è molto interessante! http://www.hughhowey.com/
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