martedì 29 gennaio 2013

Noi, Yevgeny Zamyatin

Trovo che la copertina di questa edizione sia meravigliosa
Vorrei poter dare a questo romanzo una recensione più entusiasta, perché so che, in via ideale, la merita. I temi sono quelli "classici" del genere: ci troviamo in una società che riduce le persone a numero, che cerca di rimuovere qualunque desiderio di indipendenza e fantasia. Il nostro protagonista si ritrova suo malgrado coinvolto in un tentativo di rivoluzione contro l'Unico Stato, stregato dall'amore per I-330, anche se, probabilmente, da solo non avrebbe mai cercato di "liberarsi". Mi è sembrato di leggere la storia di una bottiglia di vetro sballottata dalla corrente...

Fun fact: I nomi sono legati al sesso dei personaggi: gli uomini hanno nomi che iniziano per consonante e sono caratterizzati da numeri dispari, mentre tutti i nomi femminili iniziano per vocale e contengono numeri pari.

Riconosco il valore innegabile del romanzo, ma in tutta onestà non posso dire che mi sia piaciuto: può essere che dipenda anche dalla traduzione che gli è stata data, ma il romanzo risulta a tratti confuso ( o forse é così solo perché è confuso il narratore/protagonista?)... ma onestamente "il sorriso aguzzo" dell'interesse amoroso di D-503 mi ricorda uno squalo, piuttosto che una donna indipendente alla guida di un movimento di rivoluzione.Ad ogni modo, ne consiglio la lettura, in quanto romanzo capostipite del genere distopico, e in quanto sicura fonte di ispirazione per 1984, di Orwell, e Il mondo nuovo, di Huxley.

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