lunedì 17 marzo 2014

L'isola dei delfini blu - Scott O'Dell

Molti anni prima dell'esplosione dei romanzi Young Adult, le storie per ragazzi erano piene di avventura e luoghi inesplorati da svelare pagina dopo pagina. Non disagi tra i banchi di scuola, non pallidi vampiri traslucidi e personaggi femminili assolutamente passivi. In questo romanzo, prende scena la sfida per la sopravvivenza. 

Un giorno, un bastimento dalle vele bianche approda sulle coste dell'isola in cui Karana vive con la sua famiglia: gli uomini bianchi vogliono il permesso del capotribù per cacciare le lontre, ma, al momento di ripartire, la situazione si fa tesa.
Il capitano Orlow non rispose. I suoi occhi giravano lentamente intorno alla Baia, guardando i nostri uomini in piedi sulla scogliera a pochi passi di distanza, gli altri appostati sulle rocche, a quelli schierati dietro mio padre. Poi disse qualcosa agli Aleuti, e allora non so cosa avvenne, perché al posto di mio padre che alzava la mano per sbarrare il passo a un cacciatore con il carico sulle spalle, vidi all'improvviso lo stesso cacciatore continuare la sua strada dopo aver spinto da parte mio padre. Tutto accadde così rapidamente che non potei dire come le cose avvenissero: ma quando balzai in piedi, [mia sorella] Ulapa gridava e altre grida riecheggiavano lungo tutta la scogliera. Fu allorac he vidi qualcuno disteso sulle rocce: era mio padre con la faccia tutta insanguinata. [...] Ovunque sulla spiaggia c'era qualcuno che si rialzava con fatica, gemendo, altri invece che non si rialzavano più. Mio padre era uno di questi.

Dopo aver subito questo attacco, la tribù decide di partire e abbandonare l'isola, ma Karana si attarda nel tentativo di cercare il fratellino, e la nave parte senza di loro, scomparendo tra le onde tumultuose del mare in tempesta. 
Il dramma non finisce qui: l'isola è popolata da cani selvatici affamati, che minacciano la sicurezza dell'isola ormai abbandonata. Ben presto i cani attaccheranno e uccideranno il fratello di Karana, e lei si ritroverà completamente sola. Siede sulla spiaggia in attesa che la nave ritorni a prenderla per molto tempo, ma alla fine si rassegna all'idea e decide di prendere in mano la situazione, come una giovane "Robinson". 
Karana scopre di essere una ragazza forte e piena di risorse, ma è difficile ricostruirsi una vita in completa solitudine. 
Il romanzo continua quindi sui toni della solitudine e della ricerca di un modo per sentirsi di nuovo umani. Pieno di azione (lupi, elefanti marini e un terremoto rendono la vita di Karana molto difficile), ricco di belle descrizioni e, nella mia edizione Giunti Ragazzi Universale, anche corredato da belle illustrazioni in bianco e nero. 

Una lettura secondo me molto adatta per i ragazzi e le ragazze che già amano la lettura: si tratta di un romanzo intelligente che domanda che il lettore sia pronto a raccogliere la sfida: non credo, purtroppo, che gli stuoli di ragazzine assuefatte ai romanzetti che vengono proposti oggi per la loro età, potrebbero godere facilmente di questo bel romanzo. Ma credo che "cambiare genere" potrebbe fare molto bene, ogni tanto. Magari potrebbero anche ritrovarsi a seguire Karana nella sua lotta solitaria per la sopravvivenza sull'Isola dei Delfini Blu con il fiato sospeso. E sarebbe un'avventura bellissima.


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